Perché Calciopoli può essere considerata una truffa? Perché è difficile credere a Moggi e Giraudo padroni incontrastati del calcio italiano? Perché la Juve ha scelto come difensore l’avvocato Zaccone, per sua stessa ammissione non esperto di diritto sportivo? Perché Luca Cordero di Montezemolo ha fatto pressioni affinché la nuova dirigenza della Juve ritirasse il ricorso al Tar? Perché si frequentavano l’ex arbitro Nucini e Giacinto Facchetti? Perché la Security Telecom controllava il traffico telefonico di Moggi, della Juventus, di Carraro, dei Della Valle, di Christian Vieri e di altri personaggi legati al mondo del calcio? Perché l’Inter di Massimo Moratti e Marco Tronchetti Provera era al corrente dell’imminente scoppio di Calciopoli? Perché la Gazzetta dello Sport ha “previsto” le sentenze di Calciopoli un mese prima? Perché, nell’estate del 2006, alla vigilia della sentenza di primo Grado, Mediaset ha minacciato di sospendere il pagamento dei diritti TV alla Lega Calcio? E soprattutto: dov’era Andrea Agnelli nell’estate del 2006? Questi e tanti altri “perché”, in un film documentario liberamente tratto dai libri la Juve nel paese di Giralaruota (2008) e Calciopoli, il grande inganno (2010) di Renato La Monica.