GENERE: DOCUMENTARIO
DURATA: 76 MIN
RATING: PER TUTTI
REGIA: STEFANO GROSSI
LINGUA: ITALIANO
“Se volete vedervi allo specchio, guardate l’Albania, che è un po’ una caricatura dell’Occidente (Fatos Lubonja)”
Oggi l’Albania è un cantiere a cielo aperto, e Tirana il simbolo di una nazione aggressiva e vitale, piena di forze fresche da gettare a profusione nel calderone del libero mercato e della new economy – dall’edilizia pubblica e privata al marketing finanziario e telefonico. Tirana infatti non è solo la capitale del paese delle aquile, ma anche quella dei call-center, che macinano lavoro, operatori e vendite in un flusso continuo e martellante, rivolto in gran parte verso l’Italia: vicino geografico, ex colonizzatore e ora anche bacino inesauribile di utenti di offerte telefoniche.
Ma chi sono questi ragazzi albanesi di cui conosciamo solo le voci, tradite da quel loro cantilenato accento? E cosa pensano dei colleghi italiani – che hanno intrapreso la “rotta contraria”, dall’Italia verso l’Albania, in cerca di lavoro ? E poi, soprattutto: qual è il mondo – e l’idea di mondo – che si muove grazie a loro ma soprattutto dietro di loro?